Corigliano Calabro tra Storia e Politica dal 1944 ad oggi
di Francesco Scarcella
Capitolo 2
Risultati elettorali "1944- 2009"
II primo sindaco e la prima giunta comunale a Corigliano Calabro risalgono al 1944 dopo la caduta del regime fascista. Non vi erano state elezioni per eleggere il sindaco e la giunta ma entrambi erano stati nominati dall'allora prefetto di Cosenza Costantino Miraglia. Il primo sindaco di Corigliano Calabro fu l'avvocato Giovanni Battista Policastri, rappresentante del Partito Liberale Italiano. La prima giunta comunale di Corigliano Calabro era composta da 4 membri: L'avvocato Cesare De Novellis (rappresentante del Partito Democratico del Lavoro);II dottore Francesco Persiani (rappresentante del Partito Socialista);il dottore Francesco Dima (rappresentate dei Democratici Cristiani);l'avvocato Arcangelo Liguori (rappresentante dei Liberali). Le prime elezioni comunali si svolsero il 17 marzo del 1946 e videro affermarsi due liste: la lista Croce e la lista Sveglia. Il sindaco fu l'avvocato Giovanni Battista Policastri, la giunta era composta da 6 membri, 4 effettivi e 2 supplenti: 1) Attanasio Alessandro (avvocato) 2) Dima Francesco (medico) 3) Avella Saverio (medico) 4) Gallina Vincenzo (imprenditore edile) 5) Funaro Giovanni (sarto) 6) De Rosis Alessandro (insegnante). La lista Croce espresse 24 consiglieri comunali: Attanasio Alessandro (avvocato), Avella Saverio (medico), Candia Carmine (falegname) , Cimino Giorgio (direttore agenzia trasporti), Cosentino Francesco (commerciante) , De Novellis Guglielmo (assicuratore), De Rosis Alessandro (insegnante), Dima Francesco (medico), Funaro Giovanni (sarto), Gallina Vincenzo (imprenditore edile), Gentile Leonardo (pescivendolo), Godino Alfonso (commerciante), Marino Giovanni Battista (medico), Martilotti Giglio (pescivendolo), Mingrone Antonio (commerciante), Mollo Giovanni (proprietario terriero), Nigro Casimiro (geometra), Nocito Giuseppe (artigiano), Pirri Antonio (commerciante), Pizzo Antonio (commerciante), Policastri Domenico (commerciante), Policastri Giovanni Battista (avvocato), Sangregorio Gabriele (commerciante), Stasi Giovanni (proprietario terriero). La lista Sveglia espresse 6 consiglieri comunali: Amato Raffaele (insegnante), Amato Rodolfo (insegnante), Cavalieri Libero (medico), De Novellis Cesare (avvocato), Garasto Salvatore (insegnante), Milillo Pasquale (ragioniere). Il ceto politico di Corigliano in questo periodo era composto prevalentemente da persone appartenenti alla classe operaia, artigiana ed impiegatizia ma erano presenti anche diversi professionisti. Il 25 maggio 1952 la città di Corigliano Calabro tornò a votare per eleggere il nuovo consiglio comunale e nella competizione elettorale sono presenti i maggiori partiti politici che si contenderanno la scena politica coriglianese per quarant'anni: il P.S.I., il P.C.I., la D.C., il M.S.I. ed altre liste civiche ed indipendenti. Il sindaco fu Raffaele Amato, insegnante e rappresentante del Partito Socialista Italiano; la giunta era composta da 6 membri, 4 effettivi e 2 supplenti: Gianzi Antonio (P.S.I. ,proprietario terriero), Spezzano Giulio (P.C.I. , insegnante), Passerini Luigi (P.C.I. , avvocato) , Valente Antonio (P.S.I. , sarto), Festivo Candia Antonio (P.C.I. , sarto), Bonifiglio Antonio (P.S.I. , muratore). Il consiglio comunale risultò così composto: il Partito Socialista Italiano ebbe 9 consiglieri comunali: Amato Raffaele (insegnante), Gianzi Antonio (proprietario terriero), Rizzo Domenico (avvocato), Valente Antonio (sarto), Abrigata Carlo (imprenditore edile), Visciglia Giorgio (muratore), Aiello Francesco (agricoltore), Cassano Francesco (agricoltore), Bonifiglio Antonio (muratore); il Partito Comunista Italiano risultò il primo partito con 10 consiglieri comunali: Iudicissa Mario (insegnante), Passerini Luigi (avvocato), Cavalieri Armando (aiuto farmacista), Spezzano Giulio (insegnante), Costa Giuseppe (agricoltore), Lazzarano Alfonso (commerciante), Festivo Candia Antonio (sarto), Tagliaferri Luigi (imprenditore), Mazziotti Francesco (commerciante), Benvenuto Domenico (macellaio); La Democrazia Cristiana riuscì ad eleggere 3 consiglieri comunali: Dima Francesco (medico), Guidi Costabile (avvocato), Carbone Gaetano (insegnante);II Movimento Sociale Italiano espresse 2 consiglieri comunali: Fino Giuseppe (proprietario terriero), De Gaudio Luigi (insegnante); espressione di una lista civica furono ben 5 consiglieri: De Rosis Morgia Raone (avvocato) , De Caro Antonio (medico), Gallina Antonio Gabriele (imprenditore edile), Quintieri Eugenio (orefice), Cimino Giovanni (dottore in legge); in una lista indipendente risultò eletto Misasi Francesco (commesso esattoriale). Questa legislatura fu molto travagliata in quanto durò appena 3 anni con diverse vicende amministrative che condizionarono e mutarono la scena politica coriglianese: il 28 febbraio 1952 il sindaco Amato si dimise e dopo venne nominato sindaco il senatore Domenico Rizzo che era contrario alla medesima nomina e si dimise dopo soli 3 mesi; il 1° agosto del 1953 divenne sindaco l'avvocato Luigi Passerini ma la delibera consiliare concernente la nomina venne annullata dal prefetto di Cosenza. Nel settembre del 1953 il sindaco della città divenne Giulio Spezzano (P.C.I. insegnante); la nuova giunta era così composta: Iudicissa Mario (P.C.I., insegnante), Valente Antonio (P.S.I. , sarto), Passerini Luigi (P.C.I. , avvocato), Visciglia Giorgio (P.S.I. , muratore), Bonifiglio Antonio (P.S.I. , muratore), Festivo Candia Antonio (P.C.I. , sarto). Il 18 aprile 1955 il sindaco Giulio Spezzano si dimise ed il 9 giugno del medesimo anno venne decretato lo scioglimento del consiglio comunale. Il 27 maggio 1956, dopo una legislatura travagliata e difficile, si svolsero le nuove elezioni comunali che videro l'affermazione ed il trionfo della Democrazia Cristiana che risultò il primo partito politico nelle medesime elezioni comunali; il sindaco fu Giuseppe Caracciolo (avvocato, D.C. ) la giunta era composta da 5 membri, 3 effettivi e 2 supplenti: Gallina Antonio Gabriele (imprenditore edile, D.C.), Cucumile Domenico (imprenditore edile, D.C.), Berardi Giovanni (insegnante, D.C.), Leonetti Giovanni (avvocato, D.C.), Gianzi Giovanni Battista (proprietario terriero, D.C.). Il consiglio comunale risultò composto soltanto dai maggiori partiti politici presenti sulla scena politica coriglianese ovvero la D.C., il P.C.I., il P.S.I., il M.S.I., e nessun raggruppamento civico venne rappresentato nel civico consesso nella medesima legislatura. La Democrazia Cristiana espresse 10 consiglieri comunali: Caracciolo Giuseppe (sindaco), Gallina Antonio Gabriele (imprenditore edile), Berardi Giovanni (insegnante), Cucumile Domenico (imprenditore edile) Leonetti Giovanni (avvocato), Tramonti Alfonso (veterinario), Graziani Renzo (insegnante), Favaro Giorgio(insegnante), Barone Giorgio (commerciante), Cofone Alessandro (impiegato), Ritacco Pasquale (proprietario terriero), Gianzi Giovanni Battista (proprietario terriero), Selmi Carlo Pio (insegnante), Viteritti Luigi (commerciante). Il Partito Comunista Italiano fu rappresentato da 9 consiglieri comunali : Passerini Luigi (avvocato), Orsini Pasquale (muratore), Festivo Candia Antonio (sarto), Rugna Francesco (studente universitario), Lazzarano Alfonso (commerciante), Mazziotti Francesco (commerciante), Terzi Antonio (Barbiere). Il Partito Socialista Italiano espresse 4 consiglieri comunali: Corrado Serafino (meccanico), Bonifìglio Antonio (muratore) , Valente Antonio (sarto), Semeraro Giuseppe (muratore). Il Movimento Sociale Italiano fu rappresentato da 4 consiglieri comunali: Scarcella Eugenio (medico), Fino Giuseppe (proprietario terriero), Bruno Giordano (medico),Benvenuto Pasquale (studente universitario) . Il 6 novembre 1960 le nuove elezioni mutarono il quadro politico coriglianese in quanto la Democrazia Cristiana restò il primo partito politico ma subito dopo crebbe in modo considerevole il Partito Comunista Italiano, il Partito Socialista Italiano si confermò come terza forza politica, il Movimento Sociale Italiano dimezzò la sua rappresentanza consiliare mentre sulla scena politica coriglianese si affermò un nuovo partito politico che ottenne per la prima volta una sua rappresentanza in consiglio comunale ovvero il Partito Nazionale Monarchico.
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