Correva l'anno 1907
Il Popolano n° 1 del 1 gennaio 1907
Supplemento del 31 gennaio 1907 al n. 2 del Popolano
Il Popolano n. 3 del 6 febbraio 1907
I nati del 1907
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I morti del 1907
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I matrimoni del
1907
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Il Popolano n. 5 del 9 marzo 1907
Il Popolano n. 6 del 18 marzo 1907
Il Popolano n. 7 del 30 marzo 1907
Il Popolano n. 8 del 20 aprile 1907
Il Popolano n. 9 del 12 maggio 1907
Il Popolano n. 10 del 28 maggio 1907
Il Popolano n. 11 del 12 giugno 1907
Il Popolano n. 12 del 19 giugno 1907
Festa di San Francesco d'Assisi
Sappiamo con viva soddisfazione che il giovane e solerte sacerdote Don Giorgio Smurra si è fatto iniziatore di una bella e pur nobile festa da celebrarsi il 4 Ottobre, nella antichissima chiesa dei Cappuccini, in onore di S. Francesco d'Assisi, il gran propugnatore della carità umana.
Plaudiamo alla nobile iniziativa del Rev. Smurra, perché la festa di S. Francesco dìAssisi porterà una nota nuova e moderna ai festeggiamenti religiosi che annualmente si celebrano in questa città e perché essa tende principalmente al sollevamento della ormai dimenticata, per quanto artistica chiesa dei Cappuccini.
(Il Popolano n. 17 del 31 agosto 1907)
La festa della Madonna dei suffragi
Anche quest’anno la Congrega del Purgatorio di San Pietro ha voluto festeggiare solennemente la Madonna dei Suffragi, ricorrente nello stesso giorno della Natività della SS. Vergine. Oltre gli spari, la musica e l’illuminazione interna della chiesa, fece assai gradita impressione la bella illuminazione ad archi acetilene, che da Piazza del Popolo si estendeva pel Corso Principe Umberto fino alla chiesa di san Pietro. Alla tanta gaiezza della festa si aggiunse quella della prima messa celebrata dal giovine sacerdote Avella Giuseppe, congiunto del nostro amico Vincenzo Sac. Oriolo; per la quale circostanza fece un bel discorso il Rev. Canonico De Napoli, che predicò anche sulla Vergine nella sera della festa e nelle due sere precedenti.
Riuscitissima fu anche la Processione con molto concorso di popolo, e senza alcun disordine.
Una meritata lode agli Amministratori della Congrega per la buona riuscita della festa.
(Il Popolano n. 18 del 18 settembre 1907)
La festa del 4 Ottobre
Riuscitissima la festa indetta dal carissimo e giovane sacerdote don Giorgio Smurra per le onoranze al poverello di Assissi, che né la lingua patria per primo, mise con la dolcezza de’ gorgheggi poetici il fascino d’una carità senza fine. Riuscitissima, per le luminarie, per gli apparati ornanti la storica Chiesa, per il concorso straordinario di gente, per lo scelto programma musicale, che trillò, come un incenso de l’anima, in onore del santo, le magnifiche note de la grande Ave Maria del Gounod.
Ed anche le lodi del Santo, tessute dall’Arciprete De Gennaro che surrogò il Rev. Angelo Garritano, impossibilitato a venire tra noi per malore improvviso, furono degne dell’Uomo che seppe, con l’esempio d’una carità senza nome e senza fine, lasciarci tanta parte di sé e dell’anima sua attraverso i secoli.
E noi lodiamo il Rev. Smurra il quale non si perdette d’animo dinanzi agli ostacoli che si sforzavano di precludergli il passo: il sacrificio pecuniario non lo atterrì; per riuscire, e riuscir bene, avrebbe dato, ne siamo sicuri, tutto il suo.
E somma lode gli tributiamo per aver pensato a’ poveri in quel giorno di festa. Quale onoranza migliore al poverello d’Assisi poteva farsi, se non quella di soccorrere i figli del suo cuore? Ed a questi pensò il Sacerdote Smurra, dispensando del pane... Poco - diranno i cattivi – Non importa? E il fatto che noi constatiamo ed approviamo, e bastava che una sola persona si fosse sfamata in quel giorno, perché noi ed il Santo di cui celebravasi la festa, avessimo provato ancora una vlta il fascino de la carità vera.
Raccomandiamo a’ parroci di seguire l’esempio.
E ci pare opportuno il dire che una sola cosa si rattristò: la visita d’un uomo che stese la mano tremante per prendere un pane offerto da la carità a’ mendici... Ci rattristò, perché sappiamo il lavoro di quell’uomo sostenuto presso il Barone Compagna; ci rattristò perché sappiamo che, quando fu in Corigliano l’attuale re, egli guidò il carro ove Sua Maestà aveva preso posto per la caccia.
Ed oggi le mani tremanti di quel povero vecchio stringono il pane de’ l’elemosina.
Lo additiamo alla bontà della famiglia Compagna.
La festa del Rosario
Riuscitissima la festa del Rosario, celebrata il 6 corrente. Oltre allo scelto programma musicale, vi fu anche bella illuminazione, uno sparo riuscitissimo ed un dotto Panegirico dell’Arciprete De Gennaro.
Ne va data lode agli Amministratori della Congrega del Rosario.
(Il Popolano n.20 dell'8 ottobre 1907)
Festa di San Leonardo
Il 6 corrente fu festeggiato, nella chiesa di S. Pietro, S. Leonardo, verso il quale si ha da parecchi grande devozione. Una qualche cosa per questo Santo si è fatta ogni anno; ma questa volta vi è stato di più la processione, a premura del nostro Direttore che vi intervenne gratuitamente con la banda musicale. La processione ebbe molto concorso di popolo e tutta la festa fu riuscitissima.
(Il Popolano n. 22 del 15 novembre 1907)