Correva l'anno 1897
Il Popolano n. 1 del 1 gennaio 1897
Il Popolano n. 3 del 4 febbraio 1897
Lo straripamento del Coriglianeto
I danni cagionati dall'inondazione avvenuta nel nostro territorio in seguito allo straripamento dei fiumi non si possono ancora calcolare. Il Coriglianeto, abbattuti i muri di cinta di alcuni aranceti, li invase con parte delle sue acque, lasciandovi un alto strato di ghiaia e di sabbia. Di là prese il suo corso per la contrada Chiubbica,ove ruppe la ferrovia e, distruggendo anche in vari punti la strada rotabile che mena alla Schiavonea, allagò tutta la marina, ove concorrevano le acque di altri corsi e del mare.
(Il Popolano N. 1 del 1 gennaio 1897)
.. . e quello del
Cino
Mentre deploravamo nel passato numero i danni cagionati dallo straripamento del Coriglianeto,altri non minori se n'ebbero a constatare dalla parte del Cino. E' questo un fiume assai povero di acqua nel tempo buono, ma molto impetuoso durante le piogge. Il barone Compagna, che vi ha parecchie sue proprietà nelle adiacenze, vi ha profuso molto denaro per tenerlo, per buon tratto, chiuso con dighe a fabbrica. Ebbene, ora, quelle munizioni che erano costate tanto, furono abbattute e le acque, riacquistata la loro libertà, si versarono a devastare aranceti bellissimi e oliveti secolari, a distruggere case coloniche e semenzati estesissimi.
(N. 2 dei 20 gennaio 1897)
L'elezione del Deputato
Quantunque prevista, la rielezione del nostro egregio Conte d'Alife a Deputato del Collegio di Rossano ha fatto piacere a tutta questa cittadinanza. La splendida e quasi unanime votazione è una novella prova di quella catena di affetti che ormai unisce indissolubilmente l'eletto ai suoi elettori. Appena terminato lo scrutinio in queste sezioni, l'On. d'Alife veniva fatto segno alle più sincere dimostrazioni di simpatia e mentre il telegrafo ci portava le notizie delle altre sezioni, una folla di cittadini stazionava di fuori acclamando all'Eletto, mentre la banda cittadina rendeva più lieta la riunione. E preceduto dalla musica e in mezzo a numerosi signori ed alla folla acclamante fu poi l'On. d'Alife accompagnato alla propria abitazione. Alle 9 di sera vi fu pranzo di trenta coperti, avendovi l'On. D'Alife con gentile pensiero tutti i componenti dei seggi provvisori e definitivi delle due sezioni e vi si osservò la più cordiale e schietta gaiezza. Alla festa seguirono i brindisi di occasione, tra cui fu primo quello del dott. Patari il quale con il compiacimento per la rielezione, espresse al d'Alife i sensi della personale sua stima, quantunque non soddisfatto della politica rudiniana.
(Il Popolano N. 8 del 31 marzo 1897)
Sequestrato lo Staffile a Rossano
L'ultimo numero del nostro confratello Lo Staffile di Rossano, pubblicato dalla nostra Tipografia, ebbe l'onore di un sequestro, per l'articolo di fondo Ignominie inqualificabiliin cui si accennava al detestabile attentato dell'Acciarito...
(Il Popolano N. 10 del 19 mangio 1897)
A Corigliano un costruttore d'organi
E' stato fra noi il costruttore d'organi sig. Raffaele Roppi di S. Pietro in Guarano, il quale molto si distinse accordando i piani dell'On. Senatore Compagna, e l'organo della chiesa di questa Abbadia di Schiavonea. Egli, conosciutissimo in Calabria come fuori, meritò gli elogi del Rendano, del Palumbo e dell'Albanese.
(Il Popolano N.11 del 11 giugno 1897)
La felpa sul Ponte Canale
Fece cattiva impressione l'ordine draconiano dato dal Regio Commissario contro coloro che avevano messo ad asciugare della felpa sul muro di cinta della strada Ponte Canale. Ammesso pure che là non doveva tenersi, era da dar loro almeno 24 ore di tempo: ma no, ci volle l'esecuzione immediata per danneggiare i fabbricanti della felpa.
(Il Popolano N. 15 del 22 agosto 1897)
Omicidio in Piazza del Popolo
Domenica 26 settembre, in Piazza del Popolo, il contadino Francesco Gallo infieriva un colpo di coltello all'altro giovane contadino Alfonso Romanelli "Sciannella" che dopo poco restava cadavere! Vuolsi che l'ucciso avesse qualche ora prima dato qualche scappellotto a un fratellino dell'uccisore, che l'aveva ingiuriato; ed avendone il giovinetto dato conoscenza a fratello maggiore, costui si propose vendicarsi..
(Il Popolano N. 3 del 3 ottobre 1897)
Le generali elezioni amministrative
II giorno 10 dello spirante ottobre si fecero nella nostra Città le generali elezioni amministrative. La lotta divenne negli ultimi giorni fiera accanita tra l'opposizione e la maggioranza, personificata nella persona del Regio Commissario, il sindaco uscente dimissionario Ruggiero Graziani. Costui adoperò tutti i mezzi che erano in suo potere per combattere i candidati dell'opposizione. E se malgrado la sua guerra ad oltranza otto dei dodici candidati riuscirono eletti, ben a ragione l'opposizione si ritenne vittoriosa...
(Il Popolano N. 20 del 31 ottobre I897).
Il Comune è di nuovo in crisi
Come i nostri lettori rileveranno in altra parte del giornale siamo con una nuova crisi, le dimissioni del sindaco Graziani e della Giunta dopo due mesi appena dal loro insediamento...
(Il Popolano N.23 e 24 del 27 dicembre 1897)